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57° Biennale d’Arte, Venezia

The Nationless Pavilion

III Edition / FONDACO FUTURO

12.05 – 26.11.2017

Il Nationless Pavilion diventa fondaco a partire da venerdì 12 maggio, con una camminata aperta attraverso i fondaci veneziani.

Fontico deriva direttamente dall’etimo arabo قﻕدﺩنﻥفﻑ, funduq che significa: modesta dimora o locanda a pianterreno, divenuto nel dialetto veneziano: fontego. Dispositivo per riflettere sulle prime relazioni tra comunità straniere e le loro dinamiche culturali ed economiche.

Quali relazioni era in grado di tessere a Venezia la rete dei fondaci sia nazionale che pubblica? Che tipo di scambio s’instaurava tra stranieri e locali in terra lagunare? A quale regolamento le comunità straniere erano soggette?

La terza edizione del Nationless Pavilion prende in esame il modello di Fondaco, nato nel X secolo, nella sua accezione storica di luogo di alloggio e di scambio di merci per le diverse culture che si affacciano sul Mediterraneo.

A Venezia esistevano i fondaci nazionali e quelli pubblici adibiti ai beni alimentari per la popolazione. I tre fondaci nazionali – tedesco, turco e persiano – oggi con altre destinazioni d’uso, ci riportano a dei territori tuttora fortemente implicati nel fenomeno migratorio. La loro relazione sarà estesa dal Nationless Pavilion anche ai tre relativi Padiglioni in Biennale.

L’esplorazione collettiva, non definita a priori, attiverà riflessioni e idee che verranno raccolti nella pagina blog del sito del Nationless Pavilion e direttamente in loco su un quaderno a disposizione dei partecipanti. Da qui il quaderno, come un “fondaco in movimento”, inizierà un viaggio da una parte all’altra del Mediterraneo, cogliendo nell’antica geografia dei fondaci un’opportunità per tessere relazioni e idee, schizzi, pensieri e progetti.

Il blog resterà attivo fino a chiusura Biennale e diverrà archivio di scambio di questa riflessione, con interventi di artisti, storici dell’arte, studiosi e attivisti.

Il libro e l’archivio digitale saranno poi mostrati a fine percorso durante la chiusura di Biennale.

La terza edizione del Nationless Pavilion è curata da Nation25 con la collaborazione di Chloé Bonnie More.